giovedì 18 gennaio 2024

LE LEGGI DELLA ROBOTICA

Il premier cinese a Davos: "Gli esseri umani devono controllare le macchine, non il contrario"

La formazione di standard etici per l'intelligenza artificiale dovrebbe essere inclusa nell'agenda degli incontri BRICS del 2024. Questa è la volontà manifestata dal Presidente russo Vladimir Putin.


Le tre leggi della robotica sono state formulate dal biochimico e scrittore sovietico (naturalizzato statunitense) Isaac Asimov nel 1942, nello stesso racconto in cui appare per la prima volta la parola "robotica" (Runaround, incluso nella raccolta I Robot, pubblicata nel 1950). Esse regolano il funzionamento del cervello dei robot:

Un robot non può recare danno agli esseri umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri umani ricevano danno.

Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, tranne nel caso che tali ordini contrastino con la Prima Legge.

Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, purché ciò non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.

In I Robot e l’Impero (1985), Asimov aggiunge poi la Legge Zero, che però è accettata solo dai robot più sofisticati. Questa legge è anteposta, in ordine di importanza, alle altre, permettendo una maggiore efficienza ai robot:

Un robot non può recare danno all’Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’Umanità riceva un danno.

 

Fonte: areeweb

Ora è facile dire che serve una regolamentazione (legge) per evitare che IA diventi pericolosa per gli umani ma, bisogna ricordare che le leggi le fanno gli umani, per gli umani. Non sono gli umani che devono essere normati, non è l'umanità, intesa sia come collettività e sia come caratteristica intrinseca agli esseri umani, che deve essere regolamentata. 
Asimov ci insegna che sono i robot e l'intelligenza artificiale che devono essere normate e  che hanno bisogno di regole certe. Ma Asimov era uno scrittore di fantascienza, nella realtà ci sono interessi politici, economici e di potere, che purtroppo e in modo innaturale e contraddittorio, hanno precedenza sull'UMANITA!

martedì 16 gennaio 2024

INTERNET IN OGNI COSA

Se oggi per caso gli esseri umani svanissero dalla Terra, il mondo digitale continuerebbe a ronzare vivacemente. Le videocamere che controllano le strade da Pechino a Washington continuerebbero a trasmettere video in streaming. I camion a guida autonoma continuerebbero a trasportare il materiale di una miniera australiana.

Questa è l’epoca dello IOT, presto 20 miliardi di oggetti cyberfisici popoleranno il globo nonostante 4 miliardi di individui siano ancora disconnessi. Questo dà il metro dell’epoca in cui viviamo e dello spirito che permea i tempi: una allucinazione collettiva in cui le masse riempiono le loro vite di dispositivi tecnologici convinte di migliorare le proprie esistenze.

Siamo spesso abituati a considerare internet come una architettura strutturata per le comunicazioni e le informazioni e rivendicarla come avamposto di libertà ma a tutti gli effetti internet è una rete di controllo materiale, grazie alla quale aziende private e governi interagiscono, istituendo una sorveglianza di massa sui cittadini

Siamo nel pieno dell’automatizzazione della società e sottomessi alle logiche degli algoritmi i quali “giocano un ruolo centrale nella società perché classificano, ordinano, discriminano, prevedono e danno punteggio a tutti gli aspetti della vita

Possiamo continuare a starnazzare sul web di voler essere liberi ma se non opponiamo quella che il filosofo Eric Sadin definisce la “politica del grande rifiuto” , disconnettiamo le nostre esistenze dall’infosfera e torniamo a con-vivere tutti insieme nel mondo fisico.

Fonte: Francesco Centineo

lunedì 8 gennaio 2024